Comincio un nuovo thread sperando di seppellire veleni e dissapori (uhm forse la locuzione "seppellire veleni" non è del tutto felice).
Avendo letto e riletto il log del meeting ciò che mi è chiaro è il disegno di massima del nascente fedoraproject.it: un aggregatore di blog dei vari ambassador, contributori, chipiùnehapiùnemetta italiani con annesso un forum e una mailinglist in un qualche modo cercando di integrare le due cose.
Ciò che non è chiaro è come realizzare questo, qualche proposta c'è stata (wordpress, phpbb, mail2forum), tuttavia non se ne è parlato in modo esaustivo, e neanche si è giunti ad una decisione.
I problemi ancora aperti, quindi, a mio avviso sono la scelta della piattaforma software e dell'hosting necessario.
Lancio l'idea che ognuno proponga ciò che gli sembri più giusto in termini di software e di hosting, e ne faccia anche un minimo di analisi di fattibilità.
Inoltre invito chi può e vuole a dare la propria disponibilità per lo sviluppo e il mantenimento di fedoraproject.it (contenuti, amministrazione, grafica e così via).
La mia proposta è quella di utilizzare come software il già citato GroupServer che sembra essere quasi fatto apposta per progetti come il nostro. Come hosting propongo di utilizzare il nascente OpenSourceLab@UniParthenope. Do' la mia disponibilità ad installare e manutenere la piattaforma software.
Se ho sbagliato o ho omesso qualcosa vi prego di correggermi.
La pace sia con voi, Giuseppe
Il 03 dicembre 2009 21.30, Giuseppe Coviello cjg@fedoraproject.org ha scritto:
Comincio un nuovo thread sperando di seppellire veleni e dissapori (uhm forse la locuzione "seppellire veleni" non è del tutto felice).
Avendo letto e riletto il log del meeting ciò che mi è chiaro è il disegno di massima del nascente fedoraproject.it: un aggregatore di blog dei vari ambassador, contributori, chipiùnehapiùnemetta italiani con annesso un forum e una mailinglist in un qualche modo cercando di integrare le due cose.
Ciò che non è chiaro è come realizzare questo, qualche proposta c'è stata (wordpress, phpbb, mail2forum), tuttavia non se ne è parlato in modo esaustivo, e neanche si è giunti ad una decisione.
I problemi ancora aperti, quindi, a mio avviso sono la scelta della piattaforma software e dell'hosting necessario.
Lancio l'idea che ognuno proponga ciò che gli sembri più giusto in termini di software e di hosting, e ne faccia anche un minimo di analisi di fattibilità.
Inoltre invito chi può e vuole a dare la propria disponibilità per lo sviluppo e il mantenimento di fedoraproject.it (contenuti, amministrazione, grafica e così via).
La mia proposta è quella di utilizzare come software il già citato GroupServer che sembra essere quasi fatto apposta per progetti come il nostro. Come hosting propongo di utilizzare il nascente OpenSourceLab@UniParthenope. Do' la mia disponibilità ad installare e manutenere la piattaforma software.
Se ho sbagliato o ho omesso qualcosa vi prego di correggermi.
No,no.... hai detto esattamente quello che mi aspettavo dicessi. Fosse un teorema matematico direi C.V.D.
Alex.
La pace sia con voi, Giuseppe
Fedora-it-list mailing list Fedora-it-list@redhat.com https://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-it-list
On 12/03/2009 09:30 PM, Giuseppe Coviello wrote:
Comincio un nuovo thread sperando di seppellire veleni e dissapori (uhm forse la locuzione "seppellire veleni" non è del tutto felice).
Avendo letto e riletto il log del meeting ciò che mi è chiaro è il disegno di massima del nascente fedoraproject.it: un aggregatore di blog dei vari ambassador, contributori, chipiùnehapiùnemetta italiani con annesso un forum e una mailinglist in un qualche modo cercando di integrare le due cose.
Ciò che non è chiaro è come realizzare questo, qualche proposta c'è stata (wordpress, phpbb, mail2forum), tuttavia non se ne è parlato in modo esaustivo, e neanche si è giunti ad una decisione.
I problemi ancora aperti, quindi, a mio avviso sono la scelta della piattaforma software e dell'hosting necessario.
Lancio l'idea che ognuno proponga ciò che gli sembri più giusto in termini di software e di hosting, e ne faccia anche un minimo di analisi di fattibilità.
Inoltre invito chi può e vuole a dare la propria disponibilità per lo sviluppo e il mantenimento di fedoraproject.it (contenuti, amministrazione, grafica e così via).
La mia proposta è quella di utilizzare come software il già citato GroupServer che sembra essere quasi fatto apposta per progetti come il nostro. Come hosting propongo di utilizzare il nascente OpenSourceLab@UniParthenope. Do' la mia disponibilità ad installare e manutenere la piattaforma software.
Se ho sbagliato o ho omesso qualcosa vi prego di correggermi.
Dopo aver discusso tutta la giornata di ieri e oggi e considerando che non avrò più tempo (ma soprattutto voglia!) di farlo gia da Lunedì, propongo questa soluzione per mettere la parola fine alla questione di dove mettere sto benedetto sito.
Le opzioni sono due: 1) soluzione proposta da Giuseppe Coviello 2) soluzione proposta da ILDN
Votate qui: http://www.doodle.com/pf4m7ncv73ztttui
Due cose (se qualcuno non è d'accordo può rispondere a questa mail motivando il perché): 1. Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo. 2. Chi non si è mai visto (numero di email mandate in lista tende a 0) ovviamente non ha voce in capitolo. 3. La votazione si chiude Mercoledì 9 Dicembre ore 21:00 CET.
ciao Luca
PS: se non sapete di cosa stiamo parlando rileggetevi le mail vecchie.
Il 05 dicembre 2009 20.53, Luca Foppiano luca@foppiano.org ha scritto:
On 12/03/2009 09:30 PM, Giuseppe Coviello wrote:
Comincio un nuovo thread sperando di seppellire veleni e dissapori (uhm forse la locuzione "seppellire veleni" non è del tutto felice).
Avendo letto e riletto il log del meeting ciò che mi è chiaro è il disegno di massima del nascente fedoraproject.it: un aggregatore di blog dei vari ambassador, contributori, chipiùnehapiùnemetta italiani con annesso un forum e una mailinglist in un qualche modo cercando di integrare le due cose.
Ciò che non è chiaro è come realizzare questo, qualche proposta c'è stata (wordpress, phpbb, mail2forum), tuttavia non se ne è parlato in modo esaustivo, e neanche si è giunti ad una decisione.
I problemi ancora aperti, quindi, a mio avviso sono la scelta della piattaforma software e dell'hosting necessario.
Lancio l'idea che ognuno proponga ciò che gli sembri più giusto in termini di software e di hosting, e ne faccia anche un minimo di analisi di fattibilità.
Inoltre invito chi può e vuole a dare la propria disponibilità per lo sviluppo e il mantenimento di fedoraproject.it (contenuti, amministrazione, grafica e così via).
La mia proposta è quella di utilizzare come software il già citato GroupServer che sembra essere quasi fatto apposta per progetti come il nostro. Come hosting propongo di utilizzare il nascente OpenSourceLab@UniParthenope. Do' la mia disponibilità ad installare e manutenere la piattaforma software.
Se ho sbagliato o ho omesso qualcosa vi prego di correggermi.
Dopo aver discusso tutta la giornata di ieri e oggi e considerando che non avrò più tempo (ma soprattutto voglia!) di farlo gia da Lunedì, propongo questa soluzione per mettere la parola fine alla questione di dove mettere sto benedetto sito.
Le opzioni sono due:
- soluzione proposta da Giuseppe Coviello
- soluzione proposta da ILDN
Votate qui: http://www.doodle.com/pf4m7ncv73ztttui
Due cose (se qualcuno non è d'accordo può rispondere a questa mail motivando il perché):
- Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo.
- Chi non si è mai visto (numero di email mandate in lista tende a 0)
ovviamente non ha voce in capitolo. 3. La votazione si chiude Mercoledì 9 Dicembre ore 21:00 CET.
ciao Luca
PS: se non sapete di cosa stiamo parlando rileggetevi le mail vecchie.
Io ho votato per ILDN. Ottimo inserimento, ottimo staff, grande serietà del team e hanno suggerito delle ottime soluzioni tecniche. Consiglio ILDN per una fruttuosa collaborazione futura, che riduca gli sforzi e migliori i risultati.
Senza offesa per Giuseppe e per la generosità per la sua offerta, ma ILDN è un'altra cosa.
Alex
Il 05 dicembre 2009 20.53, Luca Foppiano luca@foppiano.org ha scritto:
On 12/03/2009 09:30 PM, Giuseppe Coviello wrote: Dopo aver discusso tutta la giornata di ieri e oggi e considerando che non avrò più tempo (ma soprattutto voglia!) di farlo gia da Lunedì, propongo questa soluzione per mettere la parola fine alla questione di dove mettere sto benedetto sito.
Le opzioni sono due:
- soluzione proposta da Giuseppe Coviello
- soluzione proposta da ILDN
Votate qui: http://www.doodle.com/pf4m7ncv73ztttui
Due cose (se qualcuno non è d'accordo può rispondere a questa mail motivando il perché):
- Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo.
- Chi non si è mai visto (numero di email mandate in lista tende a 0)
ovviamente non ha voce in capitolo. 3. La votazione si chiude Mercoledì 9 Dicembre ore 21:00 CET.
Ci vorrebbe qualche informazione in più;
- questi di ILDN esattamente chi sono? Un'associazione culturale, una società, un gruppetto di volontari che hanno messo insieme qualche sito sulle distro? La pagina "Chi siamo" del loro sito non funziona, nel menu compare una preoccupante voce "Prodotti", guardando le news, le terz'ultima è del 2006, mentre l'ultima e la penultima parlano della ristrutturazione della loro infrastruttra parlando di tempi lenti, di una deadline di un mese e mezzo fa, che sembra non essere stata rispettata.
- università di Napoli: chi cura l'amministrazione di sistema? l'università è direttamente coinvolta o è una specie di "prestito" sulla parola? Riguardo groupserver.org proposto da gianluca, richiede zope e python 2.4, roba un po' vecchiotta.
- qualcuno con qualche carica ha effettivamente contattato l'infrastruttura fedora per sapere se loro possono mettere a disposizione qualcosa. Mi sembra l'unica via per poter in seguito dire che il sito sia "ufficiale". (in realtà, mi sembra che redhat non voglia/possa fare endorsement di nessuna comunità locale, però essere nell'infrastruttura sarebbe già qualcosa di piu').
Guido Grazioli ha scritto:
Il 05 dicembre 2009 20.53, Luca Foppiano luca@foppiano.org ha scritto:
On 12/03/2009 09:30 PM, Giuseppe Coviello wrote: Dopo aver discusso tutta la giornata di ieri e oggi e considerando che non avrò più tempo (ma soprattutto voglia!) di farlo gia da Lunedì, propongo questa soluzione per mettere la parola fine alla questione di dove mettere sto benedetto sito.
Le opzioni sono due:
- soluzione proposta da Giuseppe Coviello
- soluzione proposta da ILDN
Votate qui: http://www.doodle.com/pf4m7ncv73ztttui
Due cose (se qualcuno non è d'accordo può rispondere a questa mail motivando il perché):
- Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo.
- Chi non si è mai visto (numero di email mandate in lista tende a 0)
ovviamente non ha voce in capitolo. 3. La votazione si chiude Mercoledì 9 Dicembre ore 21:00 CET.
Ci vorrebbe qualche informazione in più;
- questi di ILDN esattamente chi sono?
Un'associazione culturale, una società, un gruppetto di volontari che hanno messo insieme qualche sito sulle distro? La pagina "Chi siamo" del loro sito non funziona, nel menu compare una preoccupante voce "Prodotti", guardando le news, le terz'ultima è del 2006, mentre l'ultima e la penultima parlano della ristrutturazione della loro infrastruttra parlando di tempi lenti, di una deadline di un mese e mezzo fa, che sembra non essere stata rispettata.
Sono senz'altro dei privati che "storicamente" dopo aver sviluppato una comunità sufficientemente ampia, di punto in bianco hanno pensato di tappezzare i propri siti linux di banners pubblicitari "microsoft oriented" nonostante le proteste della comunità... Inoltre un sito del genere deve essere completamente mantenuto dalla comunità e non da un azienda. Al più, l'azienda (e solo quella!) può avere un piccolo banner sul sito della comunità (vedi http://fedoraproject.org HOSTING SPONSOR).
- università di Napoli: chi cura l'amministrazione di sistema? l'università è
direttamente coinvolta o è una specie di "prestito" sulla parola? Riguardo groupserver.org proposto da gianluca, richiede zope e python 2.4, roba un po' vecchiotta.
Sono d'accordo sulla necessità di ulteriori assicurazioni. Comunque reputo un offerta ospitata in ambito universitario un po più adatta alla community. Anche se in realtà l'ideale sarebbe: la donazione di un server; l'adesione di alcuni membri italiani nel gruppo di fedora admins nel "fedora account system" e la gestione del predetto server con i canoni dettati dal progetto dalle ns risorse umane;
- qualcuno con qualche carica ha effettivamente contattato
l'infrastruttura fedora per sapere se loro possono mettere a disposizione qualcosa. Mi sembra l'unica via per poter in seguito dire che il sito sia "ufficiale". (in realtà, mi sembra che redhat non voglia/possa fare endorsement di nessuna comunità locale, però essere nell'infrastruttura sarebbe già qualcosa di piu').
Come soluzioni alternative vedo solo quelle di usare (ed arricchire di contenuti localizzati) le infrastrutture ufficiali di fedoraproject.org, e lasciare tutto il resto (come ora) come aggregazioni spontanee di supporters.
Fedora-it-list mailing list Fedora-it-list@redhat.com https://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-it-list
Il 06 dicembre 2009 13.58, Francesco Tombolini tombo@adamantio.net ha scritto: [cut]
- università di Napoli: chi cura l'amministrazione di sistema? l'università è
direttamente coinvolta o è una specie di "prestito" sulla parola? Riguardo groupserver.org proposto da gianluca, richiede zope e python 2.4, roba un po' vecchiotta.
Sono d'accordo sulla necessità di ulteriori assicurazioni. Comunque reputo un offerta ospitata in ambito universitario un po più adatta alla community.
L'amministrazione la curo io e un altro Giuseppe, abbiamo a disposizione tre server ciascuno con il proprio ip pubblico, con link diretto al garr. Non verrebbe apposto nessun limite di risorse.
Queste tre macchine con rispettivi ip sono la base per tentare di creare una realtà simile all'Oregon State University OpenSource Lab (osuosl.org).
Se avete domande di qualsiasi natura fatele pure!
Il 06 dicembre 2009 13.58, Francesco Tombolini tombo@adamantio.net ha scritto:
Sono d'accordo sulla necessità di ulteriori assicurazioni. Comunque reputo un offerta ospitata in ambito universitario un po più adatta alla community.
Anch'io, ma....
Anche se in realtà l'ideale sarebbe: la donazione di un server; l'adesione di alcuni membri italiani nel gruppo di fedora admins nel "fedora account system" e la gestione del predetto server con i canoni dettati dal progetto dalle ns risorse umane;
...preferisco decisamente una soluzione di questo tipo.
Il 06 dicembre 2009 14.11, Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com ha scritto:
Il 06 dicembre 2009 13.58, Francesco Tombolini tombo@adamantio.net ha scritto:
Sono d'accordo sulla necessità di ulteriori assicurazioni. Comunque reputo un offerta ospitata in ambito universitario un po più adatta alla community.
Anch'io, ma....
Anche se in realtà l'ideale sarebbe: la donazione di un server; l'adesione di alcuni membri italiani nel gruppo di fedora admins nel "fedora account system" e la gestione del predetto server con i canoni dettati dal progetto dalle ns risorse umane;
...preferisco decisamente una soluzione di questo tipo.
Come dicevo ILDN è un gruppo che da anni si occupa di comunità italiane di distro, non a caso offrono questo servizio a comunità come Debian Italia e SuseItalia.
Essendo anche openSUSE ambassador conosco abbastanza bene l'ottimo rapporto e servizio che hanno fornito alla comuntià italiana, che lo prende come riferimento.
Con ILDN si sceglierebbe quindi una via sicura per gli anni a venire, indipendentemente da università o singoli elementi, requisito a mio avviso chiave nello sviluppo del progetto che si intende portare avanti, spostando lo sfruttamento delle risorse umane a nostra disposizione, esclusivamente sul piano dei contenuti, e garantendoci ottima visibilità, inserimento nei motori di ricerca e professionalità.
Bisogna anche pensare alla "futiribilità" del sito che si va a creare, prevedendo, come è giusto che sia, il potenziale ricambio di persone all'interno della comunità Fedora, e quindi, evitando soluzioni legate a doppio filo ai singoli elementi della comunità attuale.
-- Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com Via Parri 11 48011 - Alfonsine (RA) Mobile: +39 347 1017202 (10-18) Key FP = 7040 F398 0DED A737 7337 DAE1 12DC A698 5E81 2278 Linked in: http://www.linkedin.com/in/guidograzioli
Fedora-it-list mailing list Fedora-it-list@redhat.com https://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-it-list
Alexjan Carraturo ha scritto:
Il 06 dicembre 2009 14.11, Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com ha scritto:
Il 06 dicembre 2009 13.58, Francesco Tombolini tombo@adamantio.net ha scritto:
Sono d'accordo sulla necessità di ulteriori assicurazioni. Comunque reputo un offerta ospitata in ambito universitario un po più adatta alla community.
Anch'io, ma....
Anche se in realtà l'ideale sarebbe: la donazione di un server; l'adesione di alcuni membri italiani nel gruppo di fedora admins nel "fedora account system" e la gestione del predetto server con i canoni dettati dal progetto dalle ns risorse umane;
...preferisco decisamente una soluzione di questo tipo.
Con ILDN si sceglierebbe quindi una via sicura per gli anni a venire, indipendentemente da università o singoli elementi, requisito a mio avviso chiave nello sviluppo del progetto che si intende portare avanti, spostando lo sfruttamento delle risorse umane a nostra disposizione, esclusivamente sul piano dei contenuti, e garantendoci ottima visibilità, inserimento nei motori di ricerca e professionalità.
Navigando i siti linux di ILDN mi sembra di navigare palesemente i siti di un privato, su fedoraitalia.org vedo ben 3 banner nella homepage, non mi sembra un compromesso accettabile per un sito istituzionale.
Bisogna anche pensare alla "futiribilità" del sito che si va a creare, prevedendo, come è giusto che sia, il potenziale ricambio di persone all'interno della comunità Fedora, e quindi, evitando soluzioni legate a doppio filo ai singoli elementi della comunità attuale.
La futuribilità va creata con la concretezza. Ci si deve organizzare per bene ed avanzare proposte organiche e pianificate. Un progetto è fatto non solo di risorse hw ma soprattutto di persone. La comunità fedora non merita commistioni di carattere commerciale che non siano patrocinate dalla comunità fedoraproject. In caso di dubbi suggerisco le seguenti letture: http://fedoraproject.org/wiki/Legal/Trademark_guidelines#Noncommercial_and_c... per sapere come comportarsi con fedoraproject http://www.fedoraproject.org/it/join-fedora per sapere come approcciare in modo ortodosso
-- Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com Via Parri 11 48011 - Alfonsine (RA) Mobile: +39 347 1017202 (10-18) Key FP = 7040 F398 0DED A737 7337 DAE1 12DC A698 5E81 2278 Linked in: http://www.linkedin.com/in/guidograzioli
Fedora-it-list mailing list Fedora-it-list@redhat.com https://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-it-list
Scusatemi se mi permetto... a mio modesto parere si dovrebbero eleggere dei responsabili, prima di questo però si deve decidere per bene cosa, anzi quali servizi offrire.
Quindi i passi da compiere sono i seguenti
1) Decidere insieme l'infrastruttura (a prescindere dall'hw che a quanto pare c'è in ogni caso) 2) Eleggere dei responsabili/manutentori dell'infrastruttura 3) Eleggere persone che si occupino della UI (un'infrastruttura da Dio non regge senza una UI con i fiocchi) 4) Eleggere un content owner o più di uno 5) Decidere su quale Hw e dove buttare il tutto 6) Procedere :-P
scusate la franchezza ma mi sembrava che ci si gira troppo attorno, discutere è bello ma evitiamo di dire sempre le stesse cose...
buona domenica a tutti, Fabrizio
p.s. scusate se salto fuori all'improvviso ma mi ripromettevo di dire qualcosa appena letto il tutto, e, se non mi è sfuggito niente credo che questi siano i passi da compiere.
Il giorno 06 dicembre 2009 16.47, Francesco Tombolini tombo@adamantio.netha scritto:
Alexjan Carraturo ha scritto:
Il 06 dicembre 2009 14.11, Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com ha
scritto:
Il 06 dicembre 2009 13.58, Francesco Tombolini tombo@adamantio.net ha
scritto:
Sono d'accordo sulla necessità di ulteriori assicurazioni. Comunque reputo un offerta ospitata in ambito universitario un po più adatta
alla
community.
Anch'io, ma....
Anche se in realtà l'ideale sarebbe: la donazione di un server; l'adesione di alcuni membri italiani nel gruppo di fedora admins nel "fedora account system" e la gestione del predetto server con i canoni dettati dal progetto dalle ns risorse umane;
...preferisco decisamente una soluzione di questo tipo.
Con ILDN si sceglierebbe quindi una via sicura per gli anni a venire, indipendentemente da università o singoli elementi, requisito a mio avviso chiave nello sviluppo del progetto che si intende portare avanti, spostando lo sfruttamento delle risorse umane a nostra disposizione, esclusivamente sul piano dei contenuti, e garantendoci ottima visibilità, inserimento nei motori di ricerca e professionalità.
Navigando i siti linux di ILDN mi sembra di navigare palesemente i siti di un privato, su fedoraitalia.org vedo ben 3 banner nella homepage, non mi sembra un compromesso accettabile per un sito istituzionale.
Bisogna anche pensare alla "futiribilità" del sito che si va a creare, prevedendo, come è giusto che sia, il potenziale ricambio di persone all'interno della comunità Fedora, e quindi, evitando soluzioni legate a doppio filo ai singoli elementi della comunità attuale.
La futuribilità va creata con la concretezza. Ci si deve organizzare per bene ed avanzare proposte organiche e pianificate. Un progetto è fatto non solo di risorse hw ma soprattutto di persone. La comunità fedora non merita commistioni di carattere commerciale che non siano patrocinate dalla comunità fedoraproject. In caso di dubbi suggerisco le seguenti letture:
http://fedoraproject.org/wiki/Legal/Trademark_guidelines#Noncommercial_and_c... per sapere come comportarsi con fedoraproject http://www.fedoraproject.org/it/join-fedora per sapere come approcciare in modo ortodosso
-- Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com Via Parri 11 48011 - Alfonsine (RA) Mobile: +39 347 1017202 (10-18) Key FP = 7040 F398 0DED A737 7337 DAE1 12DC A698 5E81 2278 Linked in: http://www.linkedin.com/in/guidograzioli
Fedora-it-list mailing list Fedora-it-list@redhat.com https://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-it-list
-- Francesco Tombolini tombo@adamantio.net tombo@fedoraproject.org Key fingerprint = EDA9 7504 AA93 CEFC 5990 1356 8584 6B05 F140 5F73 http://www.adamantio.net
Fedora-it-list mailing list Fedora-it-list@redhat.com https://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-it-list
Fabrizio Lapiello ha scritto:
Scusatemi se mi permetto... a mio modesto parere si dovrebbero eleggere dei responsabili, prima di questo però si deve decidere per bene cosa, anzi quali servizi offrire.
Quindi i passi da compiere sono i seguenti
- Decidere insieme l'infrastruttura (a prescindere dall'hw che a
quanto pare c'è in ogni caso) 2) Eleggere dei responsabili/manutentori dell'infrastruttura 3) Eleggere persone che si occupino della UI (un'infrastruttura da Dio non regge senza una UI con i fiocchi) 4) Eleggere un content owner o più di uno 5) Decidere su quale Hw e dove buttare il tutto 6) Procedere :-P
scusate la franchezza ma mi sembrava che ci si gira troppo attorno, discutere è bello ma evitiamo di dire sempre le stesse cose...
buona domenica a tutti, Fabrizio
p.s. scusate se salto fuori all'improvviso ma mi ripromettevo di dire qualcosa appena letto il tutto, e, se non mi è sfuggito niente credo che questi siano i passi da compiere.
Qualunque cosa si decida in questo modo e con questo tipo di autonomia, a mio avviso è importante che si sappia che: 1) https://fedoraproject.org/wiki/CommunityWebsites#Fedora_Community_Websites Qualsiasi cosa verrà fatta dovrà essere presa "così com'è" e le informazioni divulgate prese "cum grano salis"; ovvero come prodotto di esperienze di una porzione della comunità fedora. E che quindi, il sito web ed i contenuti in essa presenti, non potranno essere considerati ufficialmente legati al fedoraproject (ed in questo non si dovrà instillare dubbio alcuno nell'utente finale!) 2) http://fedoraproject.org/wiki/International#Fedora_Project_International La neo struttura, se tirata su senza il patrocinio e l'autorizzazione del fedoraproject, non potrà avere altro che un posto pari a quello che già possiedono le equivalenti comunità ed infrastrutture private, ovvero niente di più che un link qui: http://fedoraproject.org/wiki/International#Italian Su questi punti immagino che i fedora ambassadors saranno lieti di assicurare gli interessi e la qualità del fedoraproject.
On 12/06/2009 05:06 PM, Fabrizio Lapiello wrote:
Scusatemi se mi permetto... a mio modesto parere si dovrebbero eleggere dei responsabili, prima di questo però si deve decidere per bene cosa, anzi quali servizi offrire.
Responsabili: era stato nominato (da me) Alex (vedete email vecchie) come responsabile per gestire tutta la cosa (risorse e volontari) in quanto era l'unico che aveva risposto ad uno dei miei (tanti) appelli...
Quindi i passi da compiere sono i seguenti
- Decidere insieme l'infrastruttura (a prescindere dall'hw che a
quanto pare c'è in ogni caso) 2) Eleggere dei responsabili/manutentori dell'infrastruttura 3) Eleggere persone che si occupino della UI (un'infrastruttura da Dio non regge senza una UI con i fiocchi) 4) Eleggere un content owner o più di uno 5) Decidere su quale Hw e dove buttare il tutto 6) Procedere :-P
scusate la franchezza ma mi sembrava che ci si gira troppo attorno, discutere è bello ma evitiamo di dire sempre le stesse cose...
Facendo cosi non finiremo mai. Mai.
Ad ogni modo i punti 1, 2 e 5 ci vengono gratuiti, il 3 e il 4 sarebbero gestite da Alex...
Il punto 6 stenta a decollare...
ciao Luca
On 12/06/2009 11:01 PM, Luca Foppiano wrote:
On 12/06/2009 05:06 PM, Fabrizio Lapiello wrote:
Scusatemi se mi permetto... a mio modesto parere si dovrebbero eleggere dei responsabili, prima di questo però si deve decidere per bene cosa, anzi quali servizi offrire.
Responsabili: era stato nominato (da me) Alex (vedete email vecchie) come responsabile per gestire tutta la cosa (risorse e volontari) in quanto era l'unico che aveva risposto ad uno dei miei (tanti) appelli...
Quindi i passi da compiere sono i seguenti
- Decidere insieme l'infrastruttura (a prescindere dall'hw che a
quanto pare c'è in ogni caso) 2) Eleggere dei responsabili/manutentori dell'infrastruttura 3) Eleggere persone che si occupino della UI (un'infrastruttura da Dio non regge senza una UI con i fiocchi) 4) Eleggere un content owner o più di uno 5) Decidere su quale Hw e dove buttare il tutto 6) Procedere :-P
scusate la franchezza ma mi sembrava che ci si gira troppo attorno, discutere è bello ma evitiamo di dire sempre le stesse cose...
Facendo cosi non finiremo mai. Mai.
Ho un'idea migliore (per me almeno).
1. Decidiamo la piattaforma (il sondaggio termina mercoledì). 2. Quando sarà finita SOLO chi ha dato la disponibilità, coordinato dal responsabile si riunirà e si smazzerà quello che c'è da fare.
ciao luca
Il 06 dicembre 2009 23.18, Luca Foppiano luca@foppiano.org ha scritto:
Ho un'idea migliore (per me almeno).
- Decidiamo la piattaforma (il sondaggio termina mercoledì).
- Quando sarà finita SOLO chi ha dato la disponibilità, coordinato dal
responsabile si riunirà e si smazzerà quello che c'è da fare.
ciao luca
OK, ma sia che si usi ILDN sia che si usi l'università, come si può dare carattere di ufficialità a tale sito? Se dopo un mese ne viene fatto un altro, che magari segue le linee guida fedora, allora quest'ultimo sarebbe quello ufficiale.
Quanto segue per esempio è stato fatto?
"Individual community leader must go through required paperwork for a trademark license agreement, and be legally responsible for the domain. To use this option, email the fedora-advisory-board with your request, before you purchase any domain. The Fedora Board will respond as quickly as possible, consider the request, and arrange for a trademark license agreement as appropriate."
Guido Grazioli ha scritto:
Il 06 dicembre 2009 23.18, Luca Foppiano luca@foppiano.org ha scritto:
Ho un'idea migliore (per me almeno).
- Decidiamo la piattaforma (il sondaggio termina mercoledì).
- Quando sarà finita SOLO chi ha dato la disponibilità, coordinato dal
responsabile si riunirà e si smazzerà quello che c'è da fare.
ciao luca
OK, ma sia che si usi ILDN sia che si usi l'università, come si può dare carattere di ufficialità a tale sito? Se dopo un mese ne viene fatto un altro, che magari segue le linee guida fedora, allora quest'ultimo sarebbe quello ufficiale.
Quanto segue per esempio è stato fatto?
"Individual community leader must go through required paperwork for a trademark license agreement, and be legally responsible for the domain. To use this option, email the fedora-advisory-board with your request, before you purchase any domain. The Fedora Board will respond as quickly as possible, consider the request, and arrange for a trademark license agreement as appropriate."
Quoto quanto detto da Guido. L'unico modo per rendere il sito ufficiale per la comunità è quello di stabilire prima un accordo di licenza con RedHat proprio come specificato nella procedura con ed i link che mi ha suggerito: 1) Che i candidati si accordino e leggano le linee guida sulla creazione dei domini di comunità locali (compresa la convenzione dei nomi di dominio, ottima l'iniziativa di RedHat di comprarci loro il nome di dominio, lasciandoci la possibilità di concentrarci sui contenuti): http://fedoraproject.org/wiki/Local_community_domains 2) Che gli ambassadors coinvolti inviino una mail alla fedora advisory board PRIMA di comprare qualsiasi dominio sulla falsa riga dell'ambassador belga: https://www.redhat.com/archives/fedora-advisory-board/2009-November/msg00028... 3) Attendere una risposta e l'apertura del ticket alla fedora infrastructure per il collegamento e riconoscimento del sito comunitario: https://fedorahosted.org/fedora-infrastructure/ticket/1818 4) darsi da fare tecnicamente. Muoversi nel progetto e non malgrado esso, penso sia un passo imprescindibile e fondamentale per un "vero sito della comunità".
On 12/07/2009 12:00 AM, Guido Grazioli wrote:
OK, ma sia che si usi ILDN sia che si usi l'università, come si può dare carattere di ufficialità a tale sito? Se dopo un mese ne viene fatto un altro, che magari segue le linee guida fedora, allora quest'ultimo sarebbe quello ufficiale.
Quanto segue per esempio è stato fatto?
"Individual community leader must go through required paperwork for a trademark license agreement, and be legally responsible for the domain. To use this option, email the fedora-advisory-board with your request, before you purchase any domain. The Fedora Board will respond as quickly as possible, consider the request, and arrange for a trademark license agreement as appropriate."
Avevo ricevuto una mail da paul che diceva che mi avrebbe invitato il papiro appena aveva la versione aggiornata ma non ho mai ricevuto nulla. Ho risollecitato la cosa.
Luca
PS: tu e Tombonini potreste occuparvi di questa cosa?
Il 07 dicembre 2009 11.18, Luca Foppiano luca@foppiano.org ha scritto:
Avevo ricevuto una mail da paul che diceva che mi avrebbe invitato il papiro appena aveva la versione aggiornata ma non ho mai ricevuto nulla. Ho risollecitato la cosa.
Luca
PS: tu e Tombonini potreste occuparvi di questa cosa?
Ciao, se quando ti arriva la documentazione me la passi gli do un'occhiata; non ho contatti con molti ambassador e non sono un ambassador, ma gli do una scorsa volentieri
On 12/06/2009 04:47 PM, Francesco Tombolini wrote:
Navigando i siti linux di ILDN mi sembra di navigare palesemente i siti di un privato, su fedoraitalia.org vedo ben 3 banner nella homepage, non mi sembra un compromesso accettabile per un sito istituzionale.
fedoraitalia.org NON è più di ILDN. Lo è stato all'inizio ma ci sono stati problemi e l'attuale gestore è privato.
Luca
2009/12/6 Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com:
Anche se in realtà l'ideale sarebbe: la donazione di un server; l'adesione di alcuni membri italiani nel gruppo di fedora admins nel "fedora account system" e la gestione del predetto server con i canoni dettati dal progetto dalle ns risorse umane;
...preferisco decisamente una soluzione di questo tipo.
decisamente; peccato non avere una opzione "3" nel poll...
Per inciso, probabilmente non è in fedora-it ma so per certo che uno dei traduttori ha fatto richiesta di entrare nel gruppo fedora-admins; se si percorresse questa strada, non credo servirebbe neanche un nostro server (sono ragionevolmente sicuro che Fedora ne abbia...)
Il 06 dicembre 2009 12.48, Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com ha scritto:
Riguardo groupserver.org proposto da gianluca, richiede zope e python 2.4, roba un po' vecchiotta.
Ahi, la mia conoscenza di python è meno che basilare quindi chiedo, l'attuale versione 2.6 non è retrocompatibile con la 2.4?
Il 06 dicembre 2009 14.13, Giuseppe Coviello cjg@fedoraproject.org ha scritto:
Il 06 dicembre 2009 12.48, Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com ha scritto:
Riguardo groupserver.org proposto da gianluca, richiede zope e python 2.4, roba un po' vecchiotta.
Ahi, la mia conoscenza di python č meno che basilare quindi chiedo, l'attuale versione 2.6 non č retrocompatibile con la 2.4?
Su Fedora, credo tu possa trovare compat-python-2.4 solo su rpmfusion, mentre zope è sparito sostituito da plone. Con python 2.6 una prova di build rapida su fedora 11 fallisce quasi subito, mentre cerca di scaricare delle dipendenze.
Altrimenti lo trovi sicuramente su CentOS 4 e 5 (che nel loro sito è inserita nell'elenco di "testato su").
Il 06 dicembre 2009 15.23, Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com ha scritto:
Su Fedora, credo tu possa trovare compat-python-2.4 solo su rpmfusion, mentre zope è sparito sostituito da plone. Con python 2.6 una prova di build rapida su fedora 11 fallisce quasi subito, mentre cerca di scaricare delle dipendenze.
Capisco, peccato però, mi sembrava un bell'oggettino.
Il 06 dicembre 2009 15.42, Giuseppe Coviello cjg@fedoraproject.org ha scritto:
Capisco, peccato però, mi sembrava un bell'oggettino.
Infatti; anzi lo è comunque, sono solo rimasti un po' indietro per consolidare prima l'architettura, forse è stata la scelta giusta. Secondo la doc, dopo il rilascio della rel 1 finale, metteranno l'integrazione con plone e abi 2.6 di python come obiettivo per la versione 2.
2009/12/6 Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com:
Riguardo groupserver.org proposto da gianluca, richiede zope e python 2.4, roba un po' vecchiotta.
Se "gianluca" sono io, no, groupserver non l'ho proposto io.
Approfitto per dire che ho dato una occhiata al loro sito ed effettivamente il prodotto ha un set di features molto simili a quelle che indicavo come ottimali, ma Zope è notoriamente problematico (almeno in Fedora) proprio per la dipendenza da python 2.4 o 2.5.
On 12/07/2009 09:41 AM, Gianluca Sforna wrote:
2009/12/6 Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com:
Riguardo groupserver.org proposto da gianluca, richiede zope e python 2.4, roba un po' vecchiotta.
Se "gianluca" sono io, no, groupserver non l'ho proposto io.
Approfitto per dire che ho dato una occhiata al loro sito ed effettivamente il prodotto ha un set di features molto simili a quelle che indicavo come ottimali, ma Zope è notoriamente problematico (almeno in Fedora) proprio per la dipendenza da python 2.4 o 2.5.
Non era gianluca ma giuseppe (che tra l'altro (se non mi sbaglio) dalle email precedenti non mi pareva l'avesse mai usato...).
Luca
2009/12/6 Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com:
Ci vorrebbe qualche informazione in più;
Aggiungerei anche l'ovvio: avremmo dei server basati su Fedora e/o CentOS? Non sarebbe simpatico avere fedoraproject.it su <metti qua il nome di un'altra distro>...
Il 07 dicembre 2009 10.15, Gianluca Sforna giallu@gmail.com ha scritto:
2009/12/6 Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com:
Ci vorrebbe qualche informazione in più;
Aggiungerei anche l'ovvio: avremmo dei server basati su Fedora e/o CentOS? Non sarebbe simpatico avere fedoraproject.it su <metti qua il nome di un'altra distro>...
Noi all'università usiamo fedora.
On 12/05/2009 08:53 PM, Luca Foppiano wrote:
Dopo aver discusso tutta la giornata di ieri e oggi e considerando che non avrò più tempo (ma soprattutto voglia!) di farlo gia da Lunedì, propongo questa soluzione per mettere la parola fine alla questione di dove mettere sto benedetto sito.
Le opzioni sono due:
- soluzione proposta da Giuseppe Coviello
- soluzione proposta da ILDN
Votate qui: http://www.doodle.com/pf4m7ncv73ztttui
Due cose (se qualcuno non è d'accordo può rispondere a questa mail motivando il perché):
- Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo.
- Chi non si è mai visto (numero di email mandate in lista tende a 0)
ovviamente non ha voce in capitolo. 3. La votazione si chiude Mercoledì 9 Dicembre ore 21:00 CET.
Levando F.U. e considerando che leodav è sufficiente per identificare l'utente di questa mailing list direi 6 a 5 per ILDN.
Ora. Considerando che *personalmente* NON ho intenzione di perdere altro tempo a scrivere mail in merito, se qualcuno non è d'accordo con questa decisione o con la decisione di nominare Alex come responsabile (il motivo è perché è stato l'unico a rispondere alla mia mail, leggete indietro), beh è liberissimo di proporsi e/o aprire sondaggi, fare manifestazioni, (ad ogni modo non credo che Alex abbia problemi a lasciare il posto ad altri volenterosi) l'importante è che non debba rimettermi a perdere ore a seguire thread dove tutti propongono e dicono la propria ma quando è il momento di fare nessuno si fa piu sentire.
Cioè, tradotto, non mi frega piu nulla chi fa cosa. L'importante è farlo. Per una volta non voglio piu metterci il becco.
Anyway, oggi ho mandato a Paul Frields il documento relativo alla licenza di trademark per fedoraproject.it, con la mia firma e il mio nome.
ciao Luca
Il 09 dicembre 2009 01.22, Luca Foppiano luca@foppiano.org ha scritto:
Ora. Considerando che *personalmente* NON ho intenzione di perdere altro tempo a scrivere mail in merito, se qualcuno non č d'accordo con questa decisione o con la decisione di nominare Alex come responsabile (il motivo č perché č stato l'unico a rispondere alla mia mail, leggete indietro), beh č liberissimo di proporsi e/o aprire sondaggi, fare manifestazioni, (ad ogni modo non credo che Alex abbia problemi a lasciare il posto ad altri volenterosi) l'importante č che non debba rimettermi a perdere ore a seguire thread dove tutti propongono e dicono la propria ma quando č il momento di fare nessuno si fa piu sentire.
Cioč, tradotto, non mi frega piu nulla chi fa cosa. L'importante č farlo. Per una volta non voglio piu metterci il becco.
Anyway, oggi ho mandato a Paul Frields il documento relativo alla licenza di trademark per fedoraproject.it, con la mia firma e il mio nome.
ciao Luca
Oops, vedo che c'era fretta. Comunque fare le cose come si deve non è una perdita di tempo, ma l'unica strada percorribile.
Almeno personalmente, non ho sollevato alcun dubbio su Alex come responsabile nè su fedoraproject.it in generale, *MA* ci sono delle regole per farlo in via ufficiale e vanno seguite, altrimenti ne esce il solito blog di chissachi su chissacosa.
Il 09 dicembre 2009 01.22, Luca Foppiano luca@foppiano.org ha scritto:
On 12/05/2009 08:53 PM, Luca Foppiano wrote:
Dopo aver discusso tutta la giornata di ieri e oggi e considerando che non avrň piů tempo (ma soprattutto voglia!) di farlo gia da Lunedě, propongo questa soluzione per mettere la parola fine alla questione di dove mettere sto benedetto sito.
Le opzioni sono due:
- soluzione proposta da Giuseppe Coviello
- soluzione proposta da ILDN
Votate qui: http://www.doodle.com/pf4m7ncv73ztttui
Due cose (se qualcuno non č d'accordo puň rispondere a questa mail motivando il perché):
- Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo.
- Chi non si č mai visto (numero di email mandate in lista tende a 0)
ovviamente non ha voce in capitolo. 3. La votazione si chiude Mercoledě 9 Dicembre ore 21:00 CET.
Levando F.U. e considerando che leodav č sufficiente per identificare l'utente di questa mailing list direi 6 a 5 per ILDN.
Assolutamente leodav non è un voto valido, cito
"1. Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo."
quindi i voti sono cinque a cinque, perciò niente di fatto.
On Mer, 9 Dicembre 2009 10:42 am, Giuseppe Coviello wrote:
Assolutamente leodav non è un voto valido, cito
"1. Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo."
quindi i voti sono cinque a cinque, perciò niente di fatto.
Non ne usciamo più...
Andrea Modesto Rossi ha scritto / said the following il giorno/on 09/12/2009 11:09:
On Mer, 9 Dicembre 2009 10:42 am, Giuseppe Coviello wrote:
Assolutamente leodav non è un voto valido, cito
"1. Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo."
quindi i voti sono cinque a cinque, perciò niente di fatto.
Non ne usciamo più...
io sono a disposizione per qualunque cosa in cui possa (nel senso sia capace) dare una mano Ho perso un po il filo, causa ponte :-)
On Wednesday 09 December 2009 11:09:38 Andrea Modesto Rossi wrote:
On Mer, 9 Dicembre 2009 10:42 am, Giuseppe Coviello wrote:
Assolutamente leodav non è un voto valido, cito
"1. Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo."
quindi i voti sono cinque a cinque, perciò niente di fatto.
Non ne usciamo più...
Evidentemente sono l'unico a trovare tutto il thread grottesco. Non abbiamo *nulla* in mano e continuiamo a discutere dell'hosting che e' l'*ultimo* dei nostri problemi.
Non sarebbe stato meglio se chi di dovere avesse messo in piedi l'infrastruttura di base (per poi eventualmente spostarla) invece di dare il via a tutte queste discussioni futili?
Stiamo trasformando quella che poteva essere una attivita' interessante per la comunita' italiana di Fedora in una questione politica. Non so voi ma io comincio ad averne le scatole piene.
Per quanto mi riguarda stiamo discutendo di fuffa di questo passo continueremo a farlo.
P.S.: E' la seconda volta che scrivo una email con questo tono e tanto lo so che saro' ignorato pure questa volta. Per me potete continuare a discutere all'infinito senza giungere a niente, io me ne chiamo fuori.
Il 09 dicembre 2009 15.00, Lorenzo Villani lvillani@binaryhelix.net ha scritto:
On Wednesday 09 December 2009 11:09:38 Andrea Modesto Rossi wrote:
On Mer, 9 Dicembre 2009 10:42 am, Giuseppe Coviello wrote:
Assolutamente leodav non è un voto valido, cito
"1. Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo."
quindi i voti sono cinque a cinque, perciò niente di fatto.
Non ne usciamo più...
Evidentemente sono l'unico a trovare tutto il thread grottesco. Non abbiamo *nulla* in mano e continuiamo a discutere dell'hosting che e' l'*ultimo* dei nostri problemi.
Di solito per un sito è il primo... definisce risorse, ed in alcuni casi anche le persone che ne sono responsabili.
Non sarebbe stato meglio se chi di dovere avesse messo in piedi l'infrastruttura di base (per poi eventualmente spostarla) invece di dare il via a tutte queste discussioni futili?
E dove la faceva questa struttura base, se non si sapeva dove farla??.
Stiamo trasformando quella che poteva essere una attivita' interessante per la comunita' italiana di Fedora in una questione politica. Non so voi ma io comincio ad averne le scatole piene.
Onestamente, anche io che dovrei occuparmerne, ammetto che c'è qualcosa di sbagliato nel modo di procedere, ma probabilmente ci riferiamo a cose diverse
Per quanto mi riguarda stiamo discutendo di fuffa di questo passo continueremo a farlo.
Già, ma ci siamo trovati nell'opportunità di doverlo fare
P.S.: E' la seconda volta che scrivo una email con questo tono e tanto lo so che saro' ignorato pure questa volta. Per me potete continuare a discutere all'infinito senza giungere a niente, io me ne chiamo fuori. -- Lorenzo Villani
Beh, direi che non sei stato ignorato.
Fedora-it-list mailing list Fedora-it-list@redhat.com https://www.redhat.com/mailman/listinfo/fedora-it-list
2009/12/9 Lorenzo Villani lvillani@binaryhelix.net:
Evidentemente sono l'unico a trovare tutto il thread grottesco. Non abbiamo *nulla* in mano e continuiamo a discutere dell'hosting che e' l'*ultimo* dei nostri problemi.
Premetto che sono per lo più d'accordo con te
Non sarebbe stato meglio se chi di dovere avesse messo in piedi l'infrastruttura di base (per poi eventualmente spostarla)
In generale sì, ma mettamo che si esista un possibile sponsor terzo per l'hosting (per dire unbit.it sembra poter offrire hosting a progetti dcome il nostro: http://wiki.unbit.it/Faq#line-115), bisognerebbe contattarli in anticipo per sapere se/cosa ci metterebbero a disposizione e confrontare le offerte.
Preciso infine che non ho votato perchè effettivamente scegliere l'hosting ora lo considero prematuro, e non conoscendo nè i gestori nè le caratteristiche della infrastruttura offerta non ho veramente nessun elemento oggettivo per dire se sia più adattta la soluzione A o B.
Certo è che un server "fedoraproject.it" che non sia ospitato su un sistema operativo Fedora/RHEL o CentOS mi troverebbe alquanto scettico...
Il 09/12/2009 15:00, Lorenzo Villani ha scritto: ...
P.S.: E' la seconda volta che scrivo una email con questo tono e tanto lo so che saro' ignorato pure questa volta. Per me potete continuare a discutere all'infinito senza giungere a niente, io me ne chiamo fuori.
Ti leggo e spesso condivido. Effettivamente questa faccenda e' un po grottesca. Ma la votazione era aperta a tutti o solo agli ambassador? Ho notato nomi mai visti prima e comunque non ambassador (aggiungiamo al grottesco...).
Ciao,
MEP
Il 09 dicembre 2009 21.13, MEP palazzot@fedoraproject.org ha scritto:
Ti leggo e spesso condivido. Effettivamente questa faccenda e' un po grottesca. Ma la votazione era aperta a tutti o solo agli ambassador? Ho notato nomi mai visti prima e comunque non ambassador (aggiungiamo al grottesco...).
Questa è la list degli "utenti e sviluppatori del fedora project". Detto questo, la cosa grottesca è che gli ambassador, che hanno il compito di spargere e promuovere la competenza sul progetto fedora, abbiano inconsapevolemente agito in non conformità con le linee guide redatte dal suddetto. Il problema è stato poi fixato grazie al lavoro degli stessi ambassador.
Rimane la votazione sull'hosting che è effettivamente fuffa ma non essendosi palesato accordo su nessun punto circa il software da utilizzare, almeno da qualche parte bisognava iniziare, e quindi credo nessuno meriti di essere biasimato.
Per quel che mi riguarda, che esista o no una comunità di utenti italiani di fedora, me ne infischio, ma se si vuole fare un sito italiano ufficiale che rappresenti il fedora project, lo si faccia come la comunità ha deciso e lo rappresenti senza confusioni
Il 09 dicembre 2009 21.42, Guido Grazioli guido.grazioli@gmail.com ha scritto:
Il 09 dicembre 2009 21.13, MEP palazzot@fedoraproject.org ha scritto:
Ti leggo e spesso condivido. Effettivamente questa faccenda e' un po grottesca. Ma la votazione era aperta a tutti o solo agli ambassador? Ho notato nomi mai visti prima e comunque non ambassador (aggiungiamo al grottesco...).
Questa è la list degli "utenti e sviluppatori del fedora project". Detto questo, la cosa grottesca è che gli ambassador, che hanno il compito di spargere e promuovere la competenza sul progetto fedora, abbiano inconsapevolemente agito in non conformità con le linee guide redatte dal suddetto. Il problema è stato poi fixato grazie al lavoro degli stessi ambassador.
Rimane la votazione sull'hosting che è effettivamente fuffa ma non essendosi palesato accordo su nessun punto circa il software da utilizzare, almeno da qualche parte bisognava iniziare, e quindi credo nessuno meriti di essere biasimato.
Per quel che mi riguarda, che esista o no una comunità di utenti italiani di fedora, me ne infischio, ma se si vuole fare un sito italiano ufficiale che rappresenti il fedora project, lo si faccia come la comunità ha deciso e lo rappresenti senza confusioni
Chiariamo un attimo. Il cosa fare, è stato già deciso durante l'IRC meeting, adesso direi che è stato deciso anche su quale hosting farlo con il sondaggio.
Riepilognando, quello che è stato deciso quindi, oltre all'utilizzo dei servizi di ILDN, la creazione di un blog, feed aggregator per i blogger fedora, forum interno e come wiki mantenere quello ufficiale, cercando di integrarlo con contributi in lingua per maggiore completezza. Questo è quanto è emerso dal IRC meeting.
Il progetto prevedeva nel suo piano originale di essere un sito per tutta la comunità Fedora; Ambassdor, developer, translator, content writer fino a semplici utenti.
Queste direi, sono le cose fondamentali... il dettaglio implementativo dovrebbe, e verrà fuori, durante le fasi di sviluppo del sito.
Sono sono previsti aggiornamenti quanto prima sulla situazione del progetto.
Alex.
Il 09/12/2009 21:42, Guido Grazioli ha scritto:
Il 09 dicembre 2009 21.13, MEPpalazzot@fedoraproject.org ha scritto:
Ti leggo e spesso condivido. Effettivamente questa faccenda e' un po grottesca. Ma la votazione era aperta a tutti o solo agli ambassador? Ho notato nomi mai visti prima e comunque non ambassador (aggiungiamo al grottesco...).
Questa è la list degli "utenti e sviluppatori del fedora project". Detto questo, la cosa grottesca è che gli ambassador, che hanno il compito di spargere e promuovere la competenza sul progetto fedora, abbiano inconsapevolemente agito in non conformità con le linee guide redatte dal suddetto. Il problema è stato poi fixato grazie al lavoro degli stessi ambassador.
Rimane la votazione sull'hosting che è effettivamente fuffa ma non essendosi palesato accordo su nessun punto circa il software da utilizzare, almeno da qualche parte bisognava iniziare, e quindi credo nessuno meriti di essere biasimato.
Per quel che mi riguarda, che esista o no una comunità di utenti italiani di fedora, me ne infischio, ma se si vuole fare un sito italiano ufficiale che rappresenti il fedora project, lo si faccia come la comunità ha deciso e lo rappresenti senza confusioni
La domanda mi sembrava legittima e non mi aspettavo flame in risposta. E' facile trovare identità non verificabili o peggio finte, o persone "di passaggio" per dare degli indirizzi ad una decisione di una comunità. Nella votazione ci sono molti nic a me sconosciuti. Visto che stiamo aumentando (cosa che mi fa enorme piacere) e' bene pensare a tutelare questa e le future votazione.
Lungi da me l'alimentare 'grottesche' diatribe tra ambassador e non ambassador!!! La mailing list che stiamo utilizzando e' già "una comunità di utenti italiani". Non credo che dire che "te ne infischi" possa essere uno stimolo o un contributo per chi si sta adoperando per fare qualcosa di utile ,non per te, ma per altri e per la comunità.
Do per scontato che un eventuale sito italiano rispetti le direttive della comunity fedora.
MEP
MEP ha scritto:
Il 09/12/2009 21:42, Guido Grazioli ha scritto:
Il 09 dicembre 2009 21.13, MEPpalazzot@fedoraproject.org ha scritto:
Ti leggo e spesso condivido. Effettivamente questa faccenda e' un po grottesca. Ma la votazione era aperta a tutti o solo agli ambassador? Ho notato nomi mai visti prima e comunque non ambassador (aggiungiamo al grottesco...).
Questa è la list degli "utenti e sviluppatori del fedora project". Detto questo, la cosa grottesca è che gli ambassador, che hanno il compito di spargere e promuovere la competenza sul progetto fedora, abbiano inconsapevolemente agito in non conformità con le linee guide redatte dal suddetto. Il problema è stato poi fixato grazie al lavoro degli stessi ambassador.
Rimane la votazione sull'hosting che è effettivamente fuffa ma non essendosi palesato accordo su nessun punto circa il software da utilizzare, almeno da qualche parte bisognava iniziare, e quindi credo nessuno meriti di essere biasimato.
Per quel che mi riguarda, che esista o no una comunità di utenti italiani di fedora, me ne infischio, ma se si vuole fare un sito italiano ufficiale che rappresenti il fedora project, lo si faccia come la comunità ha deciso e lo rappresenti senza confusioni
La domanda mi sembrava legittima e non mi aspettavo flame in risposta. E' facile trovare identità non verificabili o peggio finte, o persone "di passaggio" per dare degli indirizzi ad una decisione di una comunità. Nella votazione ci sono molti nic a me sconosciuti. Visto che stiamo aumentando (cosa che mi fa enorme piacere) e' bene pensare a tutelare questa e le future votazione.
Sono d'accordo, un sistema di votazione simile è piuttosto inidoneo, facilmente manipolabile ed inattendibile!
Lungi da me l'alimentare 'grottesche' diatribe tra ambassador e non ambassador!!! La mailing list che stiamo utilizzando e' già "una comunità di utenti italiani". Non credo che dire che "te ne infischi" possa essere uno stimolo o un contributo per chi si sta adoperando per fare qualcosa di utile ,non per te, ma per altri e per la comunità.
Do per scontato che un eventuale sito italiano rispetti le direttive della comunity fedora.
E' soprattutto la fretta e questo senso di fare le cose improvvisate che rende il tutto grottesco.
C'è una pagina in wiki di riferimento sul "progetto di voler fare un sito per la comunità italiana"? Ovvero una pagina con su scritto il progetto di massima? Affinchè chiunque possa avere dei punti di riferimento su cosa si stà facendo? Oppure uno è costretto sempre e continuamente a seguire tutti i trhead della ml o peggio le riunioni su IRC?
Ci sono delle pagine wiki che riportano i riassunti dei meeting IRC affinchè gli altri partecipanti possano rendersi conto di chi ha detto cosa o di chi ha deciso cosa ed eventualmente commentare o contribuire?
Una decisione simile doveva essere presa esclusivamente fra gli appartenenti al progetto, e magari essere apposta su una pagina della wiki ufficiale con in cima un apposito riferimento alla pagina della "proposta"...
Alle mercoledì 09 dicembre 2009, Giuseppe Coviello ha scritto:
Assolutamente leodav non è un voto valido, cito
"1. Chi vota DEVE INDICARE *Nome e Cognome* nel campo relativo."
quindi i voti sono cinque a cinque, perciò niente di fatto.
Scusate, purtroppo, per ragioni di lavoro non riesco a seguire con assiduità questa (ed altre) mailing-list. Non mi sono reso conto che bisognava indicare nome e cognome e sicuramente avete la possibilità di annullare il mio voto. Non vorrei essere io l'ago della bilancia visto anche il tempo che riesco a dedicare alla community di Fedora. Detto questo confermo la mia preferenza per l'opzione ILDN.
-- Leonardo D'Avolio da Collarmele, sperduta ed amena località ai confini dell'impero (serve altro ?)
On Thursday 03 December 2009 21:30:38 Giuseppe Coviello wrote:
Ciò che non è chiaro è come realizzare questo, qualche proposta c'è stata (wordpress, phpbb, mail2forum).
Io direi che qualsiasi cosa va bene, basta che funzioni e sia ragionevolmente flessibile.
tuttavia non se ne è parlato in modo esaustivo, e neanche si è giunti ad una decisione.
Nessuno ti vietava, nel frattempo, di proporre una configurazione dettagliata e metterla sul Wiki. Mi sembra che la discussione si sia orientata sul "cosa" fare perche' al "come" ci deve pensare chi ha voglia di dedicarsi alla questione.
I problemi ancora aperti, quindi, a mio avviso sono la scelta della piattaforma software
Piu' che giusto
e dell'hosting necessario.
Questo lo trovo prematuro. Non e' meglio pensare *prima* a cosa mettere insieme e *poi* pensare di buttare tutto da qualche parte (gia' configurato e parzialmente "raffinato")? Tastare il terreno e' cosa buona e giusta ma ritengo che pensare all'hosting sia decisamente prematuro.
Per questo motivo non votero' su doodle. Per me e' indifferente chi gestira' l'infrastruttura e dove. Basta che funzioni.
La pace sia con voi, Giuseppe
E con il vostro spirito, Lorenzo
it-users@lists.fedoraproject.org