2009/4/2 Francesco Tombolini <tombo(a)adamantio.net>:
Secondo me siamo in una condizione di grande flessibilità che
possiamo
sfruttare al meglio.
Fermo restando che i termini "upgrade/update" si traducono entrambi in
"aggiornamento", abbiamo manifestato l'esigenza di precisarne il
significato, se richiesto, a seconda del contesto.
A questo punto:
Abbiamo l'opportunità di tradurre i termini letteralmente come
"aggiornamento".
Non abbiamo l'obbligo di cassare la parola "aggiornamento" in favore di
un sinonimo.
Possiamo essere più prolissi in caso di significato dubbio.
Sono d'accordo.
Il punto è però che nel caso di PackageKit ci sono due funzioni di
"aggiornamento": la prima (update) è quella di semplice aggiornamento
di uno o più pacchetti, la seconda (upgrade) di aggiornamento da una
distribuzione alla successiva (F10->F11)
Non credo sia saggio tradurre entrambe con "aggiornamento" perchè
diventa più difficile capire quando si parla dell'una o dell'altra.
Nel caso di PackageKit, il mio parere è che si debba tradurre
update->aggiornamento e lasciare upgrade invariato.
IMHO
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Gianluca Sforna
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